Da Gerusalemme con amore: cosa abbiamo mangiato

Giulio ed io ci siamo divertiti un sacco a Gerusalemme. Tutto è stato così vivace e bello! Non saremmo vai voluti andare mai via. Oggi condividiamo un po’ di foto con voi, per compensare questa settimana di silenzio! xx

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HUMMUS

Il piatto nazionale di Israele, anche se a dire il vero, l’origine è molto contestata. Gli israeliani si considerano gli inventori del piatto, ma anche i palestinesi affermano la stessa cosa. Ed il resto del mondo pensa che l’origine sia greca.

Sinceramente non mi ha mai entusiasmato. In Australia, puoi comprarlo al supermercato ed è sempre uguale. Noi volevamo assaggiarlo nel ristorante considerato il megliore per l’hummus in tutta Gerusalemme, Abu Shukri (Al Wad St, quartiere musulmano).

Era cremoso con un buon sapore di ceci freschi, il perfetto abbinamento per il pane senza lievito che è consumato in tutta Israele. Non abbiamo fatto una festa, ma con alcuni ceci freschi serviti sopra (come tradizione in Israele) è stato uno sputino soddisfacente.

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FALAFEL

Piccole palline di ceci fritte alla perfezione e servite con l’hummus o dentro una pita con le cipolle fresche e una salsa piccante. Questo piatto ci piace molto. Tornerei a Gerusalemme solo per il falafel di Abu Shukri.

Non ha eguali quando è appena fritto. Croccante fuori, morbido dentro con un sapore forte, ma proprio forte, di aglio. Il paradiso.

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LA NUOVA CUCINA

Abbiamo scoperto velocemente che anche in una città tradizionale come Gerusalemme, la nuova cucina è ricercata e non esiste un posto più trendy di Machneyuda (10 Beit Ya’akov St).

La cucina è governata da due chef che hanno lavorato in ristorante Michelin. Nella sala, un casino di gente, camerieri e cibo. Per due ore, io e Giulio abbiamo faticato a parlare grazie allo stereo messo con il volume al massimo. Siamo usciti con un mal di testa, ma meritava.

Machneyuda è il ristorante più famoso in Israele e il suo menu degustazione è da favola. Tartare di tonno con salsa d’agrumi, bistecca wagyu, la polenta (!) con tartufi e la migliore torta al limone che abbia mai assaggiato.

La cucina è fusion, ma è stato il miglior pasto della nostra vacanza.

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KUBBEH HAMUSTA

Torniamo alla tradizione. Il Kubbeh è una zuppa ebraica molto famosa. Venerdì, tutti i locali vanno al mercato di Machne Yehuda per mangiare questa zuppa.

Anche se erano quaranta gradi, non si poteva perdere questa esperienza. Siamo andati ad Azura (Iraqi Market), un ristorante famoso proprio per il kubbeh hamusta.

La zuppa ha due elementi. Il brodo di pollo bollito con pezzi di sedano, bietola e tanto limone (nel nostro caso, abbiamo assaggiato anche una versione con barbabietola rossa).

Dentro la zuppa ci sono queste palline. Fuori c’è una pasta di bulghur e dentro un macinato di manzo con le spezie. Se siamo onesti, la versione tradizionale con il limone era troppo aspra ed abbiamo preferito la versione con la barbabietola che aveva un retrogusto più dolce e piacevole.

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HALVA

Il trionfo della nostra vacanza era una fetta fina di un dolce ebraico chiamato halva.

L’abbiamo trovato nel suk del paese vecchio e ci ho tenuto in vita per tutta la vacanza. Ci sono tanti tipi di halva nel mondo, ma in Israele, e fatto con tre ingredienti – lo zucchero, il tahini (una pasta di semi di sesamo) ed i pistacchi, ma sono usate anche le mandorle e perfino il cioccolato.

Avevo visto in un documentario americano, un tipo di halva molto speciale, fatto con la zucca e ho avuto la fortuna di trovarlo al suk. Dolce e salato allo stesso tempo, è come il nostro torrone, ma con un sapore molto più profondo e speziato.

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Ovviamente, non abbiamo assaggiato tutto quello che Gerusalemme aveva da offrire. Ora tocca voi ad andare a scoprire la meraviglia culinaria di questa città!